“Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale, sezione 5ª, ha accolto l’appello e in riforma della sentenza appellata annulla il provvedimento impugnato.” Con questa frase scritta sulla sentenza emanata dal Consiglio di Stato, la società Ecologia Bruscino è stata prosciolta dall’accusa di infiltrazioni camorristiche, ed è tornato il sereno nell’azienda. Questa accusa aveva impedito all'Ecologia Bruscino di prestare i suoi servigi per le pubbliche amministrazioni, in quanto raggiunta da un'interdittiva anticamorra...
”Con questa sentenza – ci dice Angelo Bruscino – l’azienda viene riabilitata al 100%, in quanto viene dimostrato come tutto il castello accusatorio fosse basato sul niente giuridico”. L’Ecologia Bruscino già in passato aveva avuto riscontro favorevole da parte della magistratura, difatti il TAR del Lazio, con un’ ordinanza resa in camera di consiglio, a seguito di istruttoria disposta per acquisire dettagliata relazione del prefetto di Napoli sugli elementi indiziari emessi a carico della società, ha sospeso gli atti impugnati, non ravvisando il pericolo di infiltrazioni mafiose nei confronti dell’Ecologia Bruscino.
Questa sentenza arriva all’indomani dello “scandalo rifiuti” che ha portato alle dimissioni dell’assessore all’ambiente del comune di Marigliano, Luigi Amato, ed alla revoca della gestione dei rifiuti al Consorzio di Bacino NA3. Come tutti ricorderete il1° febbraio 2006 è pervenuta al Comune la risposta del Consorzio di Bacino NA3 responsabile della gestione dei Rifiuti Solidi Urbani di Marigliano, sulla informativa dell’on. Russo, inoltrata il 21/12/05 e, in assenza di riscontro, ripetutamente sollecitata; dalla stessa si evinceva l’utilizzo in nolo da parte del Consorzio di automezzi facenti capo alla Ecologia Bruscino. Se questa sentenza fosse arrivata prima, Marigliano non avrebbe dovuto affrontare la crisi di maggioranza.